
Il supporto psicologico può anche essere richiesto ” a domicilio”, in particolar modo quando la persona non riesce a raggiungere lo studio per problemi fisici, per alcuni tipi di fobie, ansie o attacchi di panico, oppure nel caso di osservazione delle dinamiche familiari, di coppia.
Ovviamente in un ambiente familiare ci sono molte dinamiche che restano nascoste, e che invece nello studio dello psicologo sono ben evidenti.
Perciò l’aiuto che lo psicologo domiciliare può fornire è un aiuto prettamente di tipo supportivo per aiutare e sostenere il paziente “a rendersi autonomo” e continuare i colloqui presso lo studio dello psicologo.
Infatti la malattia rende dipendenti fisicamente e psicologicamente; molti malati cronici, oncologici, invalidi, vittime di incidenti stradali diventano dipendenti fisicamente da qualche famigliare (caregiver), senza il quale è impossibile poter pensare di vivere e muoversi.
La dipendenza fisica alimenta quella emotiva; si crea nella maggior parte delle volte una circolo vizioso In cui il malato ha bisogno di cure a assistenza, il caregiver ha bisogno di curare e di assistere.
Si instaura una sorta di interdipendenza fisica ed emotiva che possono creare situazioni di malessere psicologico e conflitto.
Uno psicologo a domicilio può aiutare il paziente a rendersi conto di tale circolo vizioso e accompagnarlo verso una maggiore autonomia fisica ed emotiva.