Breve viaggio alla scoperta dei falsi miti che circondano la figura dello psicologo.
Lo Psicologo è per pazzi.
Tra le persone che scelgono di iniziare un percorso, solo il 10% soffre di gravi disturbi psichici.
La maggior parte effettua questa scelta per una problematica ben circoscritta come ansia, attacchi di panico, una difficoltà emotiva, una difficoltà relazionale, un momento di crisi o
un evento stressante.
Inoltre c’è chi non ha problematiche specifiche ma vuole stare meglio, aumentando la propria autostima e autoefficacia, oppure vuole compiere un viaggio conoscitivo verso se stesso.
Ecco perché lo psicologo non è per matti, è per chi si prende cura di sé.
Lo psicologo è per i deboli.
Se in passato il più ricorrente è stato “dallo psicologo ci vanno i pazzi” oggi quello più in voga è sicuramente “dallo psicologo ci vanno i deboli”.
Tutti sappiamo che non è così, il problema è che per l’essere umano talvolta chiedere aiuto è veramente complicato.
In fondo ognuno di noi, chi più chi meno, ha il timore di essere giudicato.
Se tornate un po’ indietro con la memoria vi accorgerete che il sistema educativo ha sicuramente una parte di responsabilità.
Per anni, fin da piccoli, a scuola hanno posto l’accento su ciò che sbagliavamo, evidenziando bene in “rosso” i nostri errori, non certo le nostre qualità.
Insomma, per troppo tempo ci hanno fatto credere che è sbagliato sbagliare.
Ma la verità è che gli studi degli psicologi non sono frequentati da deboli, ma da persone in gamba, coraggiose e sensibili che hanno il coraggio di accettare e superare i propri limiti.
Lo psicologo non manipola la mente.
Alla facoltà di psicologia non ci insegnano a manipolare la mente, paradossalmente non lo insegnano nemmeno a coloro che scelgono di avvicinarsi alla terapia comunemente chiamata “ipnosi”.
“…Lo psicologo rispetta l’autonomia e le credenze dei suoi pazienti, si astiene dall’imporre il suo sistema di valori e non usa in modo inappropriato la sua influenza…” (dal codice deontologico degli psicologi) è comunque necessario rivolgersi a professionisti iscritti all’ordine, che garantisce che i suoi membri abbiano compiuto l’iter formativo ed esperienziale.
Io sono fatto così.
Non ripariamoci nel finto mondo del “Io Sono Fatto Così”.
Molte persone pensano di essere nate (o cresciute) con un determinato carattere e di non avere altre alternative di comportamento… in realtà, nella maggior parte dei casi:
✅ Abbiamo la responsabilità di come ci comportiamo.
✅ Abbiamo il potere di regolare le nostre relazioni che possiamo modificare lavorando su noi stessi autonomamente oppure con l’aiuto di un professionista.
Non chiudetevi.
Nessuno può capire il mio dolore.
Già solo questa convinzione è ciò che in parte sostiene ed alimenta il malessere.
Questo pregiudizio si presenta anche nella variante:
“Come potrà capirmi qualcuno che non ha vissuto il mio stesso problema?”
Lo psicologo possiede degli strumenti che coltiva ed utilizza per affrontare situazioni diverse, anche qualora non le avesse vissute in prima persona.
✅ Esperienza maturata nel tempo
✅ Formazione continua
✅ Empatia (capacità di mettersi nei panni dell’altro)
Anche in un momento di sofferenza dobbiamo aprirci all’ascolto e alla possibilità di farci aiutare.
Non si risolvono i problemi solo parlando.
Il linguaggio non serve solo per descrivere la realtà, ma è il mezzo attraverso cui essa viene costruita.
Parlare ci aiuta a cambiare il modo con cui attribuiamo significato al mondo, modificando di conseguenza i nostri atteggiamenti e comportamenti.
Il linguaggio è uno degli strumenti più utilizzati dallo psicologo, ma il fine é il cambiamento.
“I viaggi che portano alle scoperte maggiori non sono quelli in cui si vedono mondi nuovi, ma quelli in cui rivediamo mondi conosciuti con occhi diversi”.
Marcel Proust
Il percorso dura troppo tempo.
Non sempre
Dipende dal motivo della consultazione, da quale percorso è adatto alla persona, dall’approccio del terapeuta e da quanto stabilito con il professionista nelle prime sedute.
Nella pratica possiamo differenziare:
Consulenze psicologiche: che per definizione possono durare anche solo qualche colloquio.
Percorsi brevi: di pochi mesi.
Percorsi lunghi: che durano anni.
I percorsi lunghi in realtà sono i più rari, solitamente per patologie radicate e con sintomi molto seri, perlopiù si effettuano percorsi brevi, e se il paziente è collaborativo e si instaura un’ottima alleanza terapeutica i percorsi posso durare anche qualche mese.
Lo psicologo costa troppo.
Non è sempre così.
Esistono percorsi a prezzi calmierati:
– nel servizio pubblico
– in strutture private accreditate
– presso alcuni studi privati vi sono tariffe meno costose
Non abbiate timore e consultate direttamente gli specialisti per chiedere in merito.
La domanda è quanto vale la vostra salute?
Potrei parlare con un amico.
Perché rivolgersi a uno psicologo quando posso parlare con un amico?
La natura delle due relazioni è totalmente diversa.
1
Lo psicologo non è coinvolto in dinamiche affettive con il paziente.
È più obiettivo ed è possibile parlargli di tutto senza la paura di modificare e/o complicare situazioni quotidiane.
2
Lo psicologo è concentrato sul paziente, il paziente è concentrato su di sé.
Ciò crea uno spazio utile all’esplorazione e al cambiamento.
3
Lo psicologo possiede competenze e strumenti utili ad affrontare difficoltà strutturate.
Cose di cui difficilmente un amico dispone.
Ah…sei psicologo?
Questo pregiudizio riguarda più gli amici e i parenti. 😜
…ALLORA DEVO STARE ATTENTO A QUELLO CHE DICO O MI ANALIZZI…
Lo psicologo non è dotato di poteri paranormali, dunque non è in grado di capirvi al primo sguardo.
…STANOTTE HO SOGNATO XYZ… COSA SIGNIFICA?…
I sogni (con cui non tutti gli psicologi lavorano) non hanno significati prestabiliti, ma acquistano un senso all’interno della vita della singola persona.
Inoltre, fuori dallo studio, anche allo psicologo piace pensare ad altro.
Bene, termina qui il nostro viaggio virtuale, mi auguro che possa essere utile ad alcuni di voi a rispondere a curiosità riguardo questa strana figura.